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Mentre il mondo è distratto dagli orrori di Manchester e dalle violenze venezuelane, in Brasile continua la strage silenziosa dei poveri di sempre, siano essi carcerati trattati peggio che animali e abbandonati alle loro faide interne, siano essi contadini senza terra nella ricerca secolare di un pezzo di terra per vivere con dignità. Purtroppo il governo ultraconservatore del presidente Temer, che ha conquistato il potere attraverso di un colpo di stato parlamentare, è stato messo lì dai settori più retrogradi e reazionari dell’elite latifondista. In quasi un anno di potere stanno distruggendo sistematicamente tutte le garanzie democratiche e costituzionali. Per questo motivo tutte le oligarchie locali si sentono protette dall’alto e danno sfogo alla rabbia covata in questi 14 anni di governo di sinistra. Mercoledì 24/05 l’ennesima strage di contadini nel sud dello Stato del Para; 10 contadini uccisi come animali semplicemente perché rivendicavano un pezzo di terra per vivere. Il tutto con l’autorizzazione formale del giudice locale.
pe.M