Il governo difende la creazione di meccanismi internazionali per la cooperazione fiscale e l’uso
delle tasse sui miliardari per finanziare misure contro la povertà e la crisi climatica.
L’articolo è pubblicato da DW Brasil, 17-04-2024.
Nulla è certo in questa vita tranne la morte e le tasse, diceva Benjamin Franklin (1706-1790), uno
dei “padri fondatori” degli Stati Uniti. Questa massima è citata dall’economista americano Joseph
Stiglitz nell’ultimo rapporto dell’Osservatorio fiscale dell’Unione europea sull’evasione fiscale. E
aggiunge: “I miliardari potrebbero non aver raggiunto l’immortalità, ma sono certamente diventati
più intelligenti nell’evitare le tasse”.
Tassare i super-ricchi e aumentare la tassazione delle multinazionali sarà una delle proposte
portate dal governo brasiliano alla riunione dei ministri delle finanze e dei governatori delle
banche centrali dei paesi del G20, che si terrà questa settimana a Washington, negli Stati
Uniti. Secondo il Ministero delle Finanze, il Ministro Fernando Haddad presenterà l’idea mercoledì
(17/04), insieme ai rappresentanti del Kenya e del Fondo Monetario Internazionale (FMI).
La proposta è quella di creare meccanismi di cooperazione fiscale internazionale e utilizzare una
tassa sui miliardari per finanziare misure contro la povertà e le conseguenze della crisi
climatica. L’argomento è stato evidenziato alla riunione del G20 tenutasi a San Paolo a febbraio. Il
Brasile ha assunto la presidenza annuale del gruppo nel dicembre 2023 e ha stabilito tra le priorità
della sua gestione la lotta alla povertà e alle disuguaglianze e lo sviluppo sostenibile.
L’autrice della proposta, Esther Duflo, vincitrice del Premio Nobel per l’Economia 2019, parlerà
come ospite del governo brasiliano. In un’intervista al quotidiano Folha de S. Paulo, l’economista
francese ha affermato che far pagare “il 2% sulla fortuna dei super-ricchi e aumentare la
tassazione delle multinazionali raccoglierebbe 500 miliardi di dollari all’anno, che potrebbero
essere applicati a favore dei più poveri del pianeta, le maggiori vittime dell’emergenza climatica”.
Nel 2023, per correggere le distorsioni interne sulla tassazione dei super-ricchi, il governo
brasiliano ha pubblicato una misura provvisoria per tassare al 15% i redditi dei fondi esclusivi –
investimenti destinati solo ai milionari – e ha sancito un disegno di legge per tassare gli offshore,
società aperte al di fuori del paese di residenza, solitamente paradisi fiscali, dove la tassazione è
ridotta o inesistente. La previsione iniziale del governo è di raccogliere circa 20 miliardi di R$
quest’anno con le misure.
Sistemi fiscali regressivi
L’Osservatorio fiscale dell’Unione europea sottolinea che la globalizzazione ha aperto molte
possibilità di evasione fiscale negli ultimi decenni, sfruttate dalle multinazionali e dai ricchi di tutto
il mondo. Questa disparità minaccia il funzionamento della democrazia, approfondisce le
disuguaglianze e indebolisce la fiducia nelle istituzioni.
L’ultimo rapporto dell’istituzione, pubblicato nell’ottobre 2023, mostra che i sistemi fiscali nella
maggior parte dei paesi sono regressivi, il che significa che i più ricchi pagano una piccola frazione
delle loro entrate in tasse rispetto a coloro che guadagnano di meno. Nel caso dei miliardari,
l’aliquota fiscale effettiva varia dallo 0 allo 0,5% della loro ricchezza.
Secondo i calcoli dell’istituzione, se si applicasse una tassa del 2% sulla ricchezza di circa 3.000
miliardari nel mondo, sarebbe possibile raccogliere 250 miliardi di dollari all’anno. Al contrario, i
paesi in via di sviluppo hanno bisogno di 500 miliardi di dollari all’anno per combattere gli effetti
del cambiamento climatico.
C’è chi tra i super-ricchi è a favore di una tassazione più alta. A gennaio, al World Economic Forum
di Davos, un gruppo di oltre 250 miliardari e milionari ha pubblicato una lettera in cui chiedeva
all’élite politica globale di aumentare le tasse sulla loro ricchezza al fine di combattere le
disuguaglianze e migliorare i servizi pubblici per le persone in tutto il mondo.
“Siamo sorpresi che lei non abbia risposto a una semplice domanda che abbiamo posto tre anni fa:
quando tassate la ricchezza estrema? Se i rappresentanti eletti nelle principali economie del
mondo non intervengono per affrontare il drammatico aumento della disuguaglianza economica,
le conseguenze continueranno ad essere catastrofiche per la società.
Tra i firmatari della lettera ci sono persone facoltose provenienti da 17
paesi. L’unico brasiliano nella lista è João Paulo Pacífico, fondatore del gruppo di
investimento Gaia.
L’iniziativa europea Tax the Rich sta raccogliendo firme affinché la Commissione europea crei una
tassa europea sui grandi patrimoni. Gli organizzatori del progetto, tra cui l’economista Thomas
Piketty e l’ereditiera di BASF Marlene Engelhorn, sostengono che i fondi raccolti da questo nuovo
contributo dovrebbero essere destinati alla lotta contro il cambiamento climatico e la
disuguaglianza.
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