Skip to content
  • l’Associazione
  • Contattaci
  • Sostienici
  • Statuto
  • Relazione attività 2024
  • Italiano
  • Português
Camminando con Don Marco

Camminando con Don Marco

"La verità vi farà liberi" Gv 8,32

  • Lo sguardo di don Marco
  • La Chiesa in cammino
  • Popoli in cammino
  • Economia e politica
  • In cammino con l’arte
  • Toggle search form

Si combatte la povertà, solo combattendo la ricchezza

Posted on 1 Maggio 202329 Agosto 2023 By admin Nessun commento su Si combatte la povertà, solo combattendo la ricchezza
La ricchezza non è solo abbondanza, ma concentrazione di beni. E la povertà non è solo bisogno,
ma negazione dei beni esistenti e accumulati. Se ci fosse abbondanza di beni per tutti, non ci
sarebbe ricchezza, ma abbondanza. Se mancassero i beni per tutti non ci sarebbe povertà, ma
scarsità. Non si può identificare la ricchezza con l’abbondanza o la povertà con la mancanza. La
ricchezza e la povertà hanno a che fare con la concentrazione dei beni esistenti. Non è qualcosa di
naturale, ma un prodotto sociale. Né è qualcosa di buono, etico ed evangelico, ma un’ingiustizia
sociale e un peccato che grida al Cielo. Ecco perché dobbiamo lottare con tutte le nostre forze
contro la povertà e contro la ricchezza. C’è povertà solo perché c’è ricchezza. E si combatte la
povertà solo combattendo la ricchezza.
L’espressione più estrema e drammatica di questo rapporto tra ricchezza e povertà è la fame. È il
risultato di un modo di organizzare la società, che concentra i beni nelle mani di pochi e nega alla
gran parte della popolazione anche i mezzi materiali della mera sopravvivenza. Come si spiega, che
uno dei maggiori produttori alimentari del mondo lasci più di 33 milioni di persone soffrendo la
fame (15,5% della popolazione) e più di 125 milioni di persone soffrendo l’insicurezza alimentare
(58,1% della popolazione)? Non c’è carenza di cibo in Brasile. Anzi. Ogni anno, il paese batte i
record nella produzione alimentare. Quello che c’è è concentrazione di merci nelle mani di
pochi. La povertà e la miseria dei molti è il risultato della ricchezza/concentrazione di pochi.
E questo quadro generale della ricchezza che produce povertà e miseria si riproduce in ogni
regione del Brasile e del mondo. Un esempio di questo è la valle di Jaguaribe, nel Ceará. Secondo
le informazioni del Ministero della Cittadinanza, oltre il 43% della popolazione della regione vive in
povertà (reddito mensile fino a 486 reais) o in estrema povertà (reddito mensile fino a 168 reais). È
interessante notare che questa regione è uno dei centri più importanti dell’agrobusiness del
Ceará: frutticoltura, allevamento di gamberetti, coltivazione del cotone, allevamento, ecc. Solo il
comune di Limoeiro do Norte, che ha il secondo più grande PIL agricolo del Ceará, ha il 39% della
sua popolazione in povertà o povertà estrema. E questa situazione si riproduce, con le sue
peculiarità, in tutte le regioni del paese.
Tutto ciò dimostra che ricchezza non significa solo abbondanza, ma concentrazione di beni. E che
la povertà non è solo mancanza, ma negazione dei beni esistenti e accumulati. Nel suo discorso di
apertura della Conferenza dell’Episcopato Latinoamericano a Puebla, in Messico (1979), Giovanni
Paolo II ha espresso bene questa situazione, riferendosi ai meccanismi che producono “sempre più
ricchi a spese di sempre più poveri”. E ha formulato bene un principio che dovrebbe guidare
l’azione per affrontare questa situazione: “su tutte le proprietà private pesa un’ipoteca
sociale”. Riprendendo e approfondendo questa riflessione, Francesco ricorda nella sua esortazione
apostolica “La gioia del Vangelo” che “la disuguaglianza è la radice dei mali sociali” e insiste sul
fatto che “finché i problemi dei poveri non saranno radicalmente risolti, rinunciando all’autonomia
assoluta dei mercati e della speculazione finanziaria e attaccando le cause strutturali della
disuguaglianza sociale, i problemi del mondo non saranno risolti e, alla fine, nessun problema” (EG
202).
Ciò non nega l’importanza e la necessità di azioni di emergenza e politiche di welfare (la fame ha
fretta!), ma dimostra che non sono sufficienti e che è necessario lottare per politiche strutturali,
che promuovano la distribuzione dei beni esistenti e accumulati: demarcazione delle terre
indigene e quilombola, riforma agraria, agricoltura familiare contadina, alloggio, salute, istruzione,
riforma fiscale con tassazione delle grandi fortune e tassazione progressiva, ecc. E questo può
essere raggiunto solo con la mobilitazione e organizzazione popolare. Da qui l’insistenza di
Francesco sull’importazione di movimenti popolari nella lotta per i diritti e la giustizia sociale. Nel
suo primo incontro mondiale con i movimenti popolari (14/01/2015), sintetizzando sogni e lotte,
ha indicato una vera agenda per la costruzione di una nuova società:
“Nessuna famiglia senza una casa,
nessun contadino senza terra,
nessun lavoratore senza diritti,
nessuna persona senza la dignità che viene dal lavoro”!
Papa Francesco
Popoli in cammino

Navigazione articoli

Previous Post: La minaccia del gigante cinese
Next Post: Pioneiro da IA deixa Google e alerta para risco à humanidade

More Related Articles

RIPUDIARE LA GUERRA Popoli in cammino
FATE MIEI DISCEPOLI! Popoli in cammino
Francia“La particolarità di questa rivolta è che i giovani sono completamente ai margini della società e non sono usciti per rivendicare la loro integrazione”.Intervista a Sami Nair Popoli in cammino
Un inedito di J. Dupuis: Dio cerca l’uomo con le religioni Popoli in cammino
Sostieni questa iniziativa proposta da cittadini dell’Unione europea Popoli in cammino
Hanno ragione i Neet, il problema è il rifiuto del lavoro iper-precario Popoli in cammino

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


In memoria di Asia Ramazan Antar
Fonte: Wikipedia

Gallery

3 670b919b-be6a-4cf6-8f1a-06773b9513ea 3 353b745f-b39d-4a7d-9e39-d3d2fe990f4e 41331e09-0bd4-4606-a327-c8b07c484318 02 AhNMB0CIIqs2A_cHyLiodc0kh3fHzlVtYhaQ59zuOKKq dfe6e8fd-351a-478e-95c1-f231df02cec5

Siti consigliati

Diocesi di Grajau

Limes

Cinema e fede

5 per mille

Osservatorio dei diritti

Osservatorio dei diritti

terrelibere.org

terrelibere.org

Login

  • Registrati
  • Password persa

Copyright © 2025 Camminando con Don Marco.

Powered by PressBook Green WordPress theme