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Cari fratelli, sorelle, amici e benefattori. Pace a voi!

Vi scrivo poche righe questa volta e non la solita lettera agli amici perché credo che l’articolo in allegato scritto prima degli ultimi eventi e anche i links alle interviste che mi sono state chieste da vari media in Italia vi possono fare capire meglio la realtà che stiamo vivendo in questi ultimi giorni e mese qui in Sud Sudan.

Purtroppo siamo precipitati di nuovo in una guerra civile e divisione tra le fazioni rivali e che quindi ci ha riportato indietro nel cammino verso il sogno di una nazione che cresce anche con le sue diversità ed etnie. Siamo stati coinvolti anche noi qui a Juba, nella capitale, per diversi giorni di guerra e di combattimenti che probabilmente hanno lasciato sul terreno più di un migliaio di morti, molti soldati ma anche civili. La storia non è ancora finita e ci potrebbero essere ulteriori divisioni e di conseguenza reazioni violente e di ritorno ad una guerra civile che potrebbe coinvolgere diverse etnie e non solo Dinka e Nuer come lo è stato praticamente fino ad ora.

Vi chiedo di informare altri amici e conoscenti..perchè credo importante che si mantenga alta anche l’attenzione a ciò che succede in altre parti del mondo e soprattutto queste notizie non riescono più a bucare i telegiornali in Italia se non con brevi comunicati che nessuno ascolta. E qui stiamo vivendo un dramma da oltre 40 anni di guerra e un paese appena nato che ha già visto in questi due anni e mezzo morire oltre 50.000 persone e recentemente altre migliaia di persone non solo in Juba ma anche a Wau, Yambio, Yei, Rumbek ecc.

Se potete date una mano anche sostenendo finanziariamente ciò che facciamo per chi ha perso tutto, casa, lavoro e famiglia. E ci sono quasi 4 milioni di persone nel paese che sono  a rischio fame soprattutto quelle che sono state colpite dalla guerra degli ultimi 2 anni e mezzo.

Io sto bene e cerco di coordinare i miei confratelli comboniani nella nostra presenza in mezzo a tanta gente che soffre e lotta per una dignità negata anche dal loro governo liberamente eletto e che ora si è trasformato in una maledizione continua negli scontri assurdi tra governo e opposizione che non fa nulla per dare una mano alla propria gente se non continuare a combattere e affamando la propria gente.

Vi chiedo di pregare per questa gente, per me, per tutti noi perché possiamo resistere e vivere insieme condividendo questa situazione con la gente che ha speranza ancora nella Chiesa e chi sta dando loro concretamente una mano per il loro presente e futuro.

Mungu awabariki, Che Dio vi benedica e vi dia tanta forza e coraggio per vivere il presente che non è facile…ma mai farsi rubare la Speranza come dice molto bene il nostro amato Papa Francesco.

Un mondo di amani. Un mondo di Pace vera….per il Sud Sudan e il mondo intero.

Padre Daniele Moschetti

Missionario Comboniano

 

http://www.nigrizia.it/notizia/i-missionari-non-abbandonano-la-gente/notizie

http://www.missioitalia.it/news.php?id=3562#.V448c_msUmM

https://www.youtube.com/watch?v=CZk0ZSrjezw

http://www.ilsussidiario.net/News/Esteri/2016/7/12/SUD-SUDAN-Padre-Moschetti-Juba-i-generali-e-le-truppe-non-rispondono-piu-al-presidente/714542/ .