Ancora una volta in questi giorni, chi cerca di capire un po’ come va il mondo, è stato indotto al panico dal dio, che governa questa nostra società: il Denaro. Il metodo è quello di sempre: il gioco del “up and down” delle Borse valori. Chi non ha provato paura, è perché si è talmente rassegnato al suo potere, da subirne passivamente i fatti ed i misfatti. Solo qualche sparuto discepolo del Signore Gesù cerca di capire criticamente queste tristi vicende e di combattere il potere di questo nemico dell’Umanità. Con tutta la presunzione del caso, mi metto tra questi ultimi e vi offro queste semplici considerazioni, cercando di lasciarmi illuminare dal Suo Vangelo. Prima di leggere le mie riflessioni, sarebbe altamente consigliato leggere i due articoli collegati a questi link:
https://www.dagospia.com/rubrica-4/business/ldquo-sette-sorelle-rdquo-sono-piu-nbsp-potenti-stati-379380.htm
https://www.fortuneita.com/2024/08/06/borse-lunedi-nero-i-5-motivi-alla-base-del-crollo-dei-mercati-azionari/
Intenzionalmente non mi soffermerò ad analizzare i dettagli economico finanziari di questo crollo, per non perdermi in dettagli, che non aiutano a cogliere il nocciolo del problema. Nocciolo che possiamo cogliere invece magistralmente, analizzando questi articoli alla luce di tutto il Vangelo di Gesù, soprattutto di Lc 16,1-13.
Il carattere strumentale del denaro e dei beni economici in genere è fuori discussione. Cos’è allora che ne determina la loro pericolosità, fino al punto da contrapporsi a Dio ed al Suo Regno? E’ l’illusione che Mammona genera normalmente, alimentando una filosofia, una visione della realtà, contrapposta al Regno di Dio.
Dove sta l’inganno mortale? Nell’idea che la sua moltiplicazione ed ancor più la sua accumulazione generano Bene e Felicità. Se poi riesco ad inventare i giochi matematici e le varie alchimie, che sono l’anima della finanza, moltiplico a tal punto questa illusione, da creare una percezione alterata della realtà con tutte le conseguenze del caso.
Il carattere demoniaco di questa illusione è chiaramente attestato dalla quantità di problemi, generati dalla finanziarizzazione della Vita e dall’infelicità crescente, sia da parte di chi possiede enormi disponibilità finanziarie, sia di chi cerca di accumularle disperatamente.
Non solo. Limitando le nostre osservazioni ad un campo più ristretto, quale può essere l’ambito socio politico, i dati riportati da questi due banalissimi articoli attestano il carattere semplicemente illusorio, di quello che noi continuiamo a definire il miglior sistema socio-politico mondiale: la democrazia occidentale. Infatti, ciò che lei propugna come suo fiore all’occhiello, ovvero l’uguaglianza di TUTTI i suoi cittadini nei loro diritti/doveri fondamentali, è una palese menzogna.
Il fondamento di tale giudizio sarebbe il solito argomento: la possibilità di andare a votare, sempre e comunque. Questo specchietto delle allodole nasconde ai più il carattere funzionale del rito delle elezioni, rispetto a questo sistema profondamente ingiusto e oppressivo.
Infatti, in questo nostro sistema, totalmente dominato dalle Sette Sorelle e dai loro parenti, il mondo politico ha il preciso scopo di distrarre e tener buone le masse, dando l’apparenza della legalità ai vari meccanismi di sfruttamento e di oppressione da essi continuamente elaborati. Ogni singolo politico fa parte di quei corpi sociali che sono i partiti, abbondantemente manipolati a diversi livelli da chi detiene il potere economico e finanziario.
Viceversa fare Politica, per cercare di cambiare questo intreccio diabolico, porta inesorabilmente all’esclusione, o al finire letteralmente in Croce con Gesù.
Eppure, solo una ripresa vigorosa della Politica nel senso più alto e più nobile del termine, continuamente alimentata da una Società civile critica e partecipativa, possono contenere l’arroganza di un sistema economico finanziario ormai vittima di sé stesso, perché privo di ogni limite e di ogni controllo.
Per il momento all’orizzonte non si vede niente del genere, se non minoranze tacciate di follia ed il Papa lasciato solo a gridare nel deserto.
Questa banalissima riflessione vuole essere un invito ed una testimonianza a non rassegnarci ed a reagire a questa nostra realtà terribilmente preoccupante.
Pe. Marco