Le ragioni del Sì

DOMENICA 8 giugno si vota per modificare le regole sulla cittadinanza agli stranieri: una guida alle motivazioni di chi è a favore
Attualmente un adulto straniero, cittadino di un Paese che non fa parte dell’Unione europea, deve risiedere legalmente dieci anni in Italia per poter chiedere la cittadinanza italiana. L’obiettivo del referendum abrogativo è ridurre da dieci a cinque anni questo periodo di residenza.
Chi sostiene il Sì ritiene che l’attuale legge sia sproporzionata e discriminatoria, perché richiede agli adulti extracomunitari il doppio degli anni di residenza rispetto alle regole in vigore prima del 1992. Il requisito dei dieci anni, secondo i promotori, non riflette la realtà di molti stranieri che vivono stabilmente in Italia e rischia di escludere anche i loro figli minori. Abbreviare i tempi a cinque anni, senza toccare gli altri criteri, come reddito e conoscenza della lingua, semplificherebbe un percorso oggi ostacolato da lungaggini burocratiche e avvicinerebbe l’Italia agli standard di altri Paesi europei.